La città più cara al mondo, a sorpresa, è la capitale dell’Angola: Luanda. Nata nel 1575 e fondata da un esploratore portoghese, a lungo uno dei principali porti per il mercato degli schiavi, quindi sconvolta da due guerre di seguito, quella coloniale per ottenere l’indipendenza dal Portogallo e quella civile che ha diviso in due il paese, Luanda non è la prima meta che viene in mente a uno straniero quando si pensa a lusso e spese folli.
Nonostante ciò, la capitale dell’Angola risulta la città più cara del mondo: più di New York, Londra, Tokyo, tanto per citarne tre comunemente associate con un proibitivo costo della vita. Ma i tempi cambiano, la ruota della fortuna gira e la geografia economica del pianeta non è più la stessa: tanto che nessuna delle tre succitate metropoli del mondo industrializzato figura fra le prime dieci della graduatoria.
Beninteso, il ranking compilato dalla Mercer, una società di analisi finanziarie inglese, non significa che il reddito medio dei 5 milioni di abitanti di Luanda sia maggiore di quello di newyorchesi o londinesi. La classifica in questione misura soltanto il costo della vita per un paniere di generi e servizi destinati agli espatriati, ovvero a quella ristretta élite di banchieri, manager, diplomatici che viaggia da un capo all’altro della terra a spese del proprio datore di lavoro. È per costoro che la capitale di uno Stato africano risulta più cara di Londra o New York, non per il cittadino medio. E tuttavia si tratta egualmente di un dato sorprendente, seppure fortemente influenzato dalle fluttuazioni delle monete locali in rapporto a dollaro, euro o sterlina, i pesi massimi internazionali in questo campo.