Più di 2 milioni di italiani in questo periodo sono in crisi e non perché non riescono ad andare in vacanza ma perché non hanno abbastanza soldi per l’acquisto del cibo necessario alla famiglia stessa. Dall’inizio della crisi il numero di famiglie in crisi è raddoppiato.
Un’analisi del Censis dimostra che è raddoppiato il numero delle famiglie che non hanno abbastanza soldi per l’acquisto del cibo necessario. A livello geografico le maggiori difficoltà si riscontrano in Puglia (16,1%), in Campania (14,2%) e il Sicilia (13,3%). E la situazione peggiora quando in famiglia ci sono dei figli. Entriamo nel dettaglio del report del Censis.
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Le famiglie in difficoltà sono 2,4 milioni nell’ultimo anno. Sono quelle che non hanno avuto soldi a sufficienza per fare la spesa minima. Sono cresciute di un milione rispetto al 2007. In termini percentuali si parla di un incremento dell’85% circa dall’inizio della crisi. L’analisi del Censis “Gli italiani e il cibo. Rapporto su un’eccellenza da Condividere” è stato realizzato per il Padiglione Italia dell’EXPO 2015.
Questo report però evidenzia anche degli aspetti positivi legati al cibo perché sottolinea che le famiglie, anche in difficoltà continuano ad amare i prodotti migliori. Gli italiani si configurano come esperti, appassionati e intenditori delle specialità locali. In pratica il cibo vince su tutte le necessità perché gli italiani non sanno rinunciare a portare in casa le specialità di sempre per se stessi e per eventuali commensali.
Spiega il Censis:
Sono 29,4 milioni gli italiani che si definiscono appassionati, ovvero persone a cui piace informarsi e parlare di cibo; 12,6 milioni si ritengono intenditori, capaci di discutere con buone nozioni su preparazioni, ricette e tradizioni; 4,1 milioni si considerano veri esperti. E sono 19,7 milioni gli italiani appassionati di vino, 7,2 milioni gli intenditori e 1,9 milioni gli esperti. L’enogastronomia è il nostro grande tema nazionale, pervasivo sul piano sociale, una componente fondamentale dello stile di vita, della cultura e dell’identità italica.