Telecom annuncia 1.700 esuberi

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Telecom Italia ha comunicato nell’incontro di ieri al Ministero dello Sviluppo economico con i sindacati di categoria 1.700 esuberi.

 

Inoltre, la compagnia Tlc ha anche annunciato di bloccare il progetto per l’assunzione di 4 mila giovani, che è per ora accantonato in attesa della definizione di una normativa che sostenga il ricambio generazionale nelle aziende con elevata età media, consentendo allo stesso tempo la tutela del livello occupazionale.

Il riferimento è all’attesa introduzione della ‘solidarietà espansiva’, lo strumento mediante il quale gli ammortizzatori sociali colmano buona parte delle decurtazioni di stipendio (legate al taglio dell’orario di lavoro), cui l’azienda accede in cambio di assunzioni. “Tale strumento”, come afferma la stessa Telecom, “avrebbe permesso di salvaguardare l’attuale livello occupazionale e contemporaneamente assicurare un ricambio generazionale progressivo, in aziende come Telecom Italia che hanno una elevata età media del personale e la necessità di rinnovare il proprio patrimonio di competenze”. Nonostante ciò, la misura, “pur ipotizzata tra i campi di intervento della legge delega di riforma del mercato del lavoro, non è stata ancora inserita nei decreti attuativi del Jobs Act”.

Sul fronte degli esuberi, Michele Azzola della Slc Cgil ha dato l’annuncio dei progetti al termine dell’incontro al Mise. Il gruppo ha inoltre comunicato l’intenzione di andare avanti con la ‘societarizzazione’ del settore Caring, ovvero i call center: a questo scopo è stata di recente costituita una società ad hoc che, secondo quanto si apprende, si chiama Tim Caring srl.

Quanto agli esuberi, 1200 sono previsti tra il personale di staff, 150 nell’ex servizio ’12’, 200 nell’informatica, 150 in attività legate alla divisione open access, denominate cross activity.

 

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