Confindustria ha accolto molto positivamente il programma del governo Renzi per ridurre al massimo la pressione fiscale.
Secondo gli industriali, la priorità dell’Italia deve essere ora quella di rinvigorire la lenta risalita dell’economia proseguendo lungo la strada delle riforme strutturali, inclusa la riduzione del carico fiscale che zavorra la competitività delle imprese.
Questo il monito che giunge da viale dell’Astronomia, firmato dal Centro Studi, che ha rilevato progressi in linea o perfino superiori alle ultime stime. Nella congiuntura flash, infatti, si evidenzia che i recenti progressi dell’economia italiana sono perfettamente coerenti o perfino superiori a quelli indicati dal Centro studi di Confidustria nello scenario di metà giugno. La lentezza della ripresa, tuttavia, deve essere combattuta proprio con gli interventi fiscali. Questo può essere uno degli input principali per il prosieguo del 2015.
Il Centro studi Confindustria, intervenendo sull’argomento, ha spiegato:
Nell’industria produzione, fatturato e ordini accelerano, tirati dalla domanda interna come prova il balzo dell’import. L’occupazione è ripartita e consolida fiducia e capacità di spesa delle famiglie. Gli indicatori danno investimenti in recupero. L’offerta di credito si allenta e le misure appena varate per smaltire le sofferenze aiuteranno il rilancio dei prestiti bancari.
Alla luce di queste riflessioni, per il Csc sono in aumento le probabilità di una revisione al rialzo delle stime per il 2015 (+0,8%), grazie anche all’allentamento delle tensioni causate dalla crisi greca. Secondo l’analisi del Centro studi, la produzione industriale in accelerazione del secondo trimestre mostra un andamento coerente con una dinamica del Pil analoga a quanto registrato nel primo (+0,3% sul quarto 2014) e migliore dell’atteso.