Si sente tanto parlare del Jobs Act ma pochi ricordano che proprio in questi giorni è terminato l’esame delle commissioni parlamentari sugli ultimi quattro decreti attuativi del Jobs Act: ammortizzatori, politiche attive, semplificazioni e ispezioni. Vediamo insieme le novità.
Semplificazioni e ispezioni. Su questi due punti le modifiche sono contenute e infatti la parola adesso torna al Governo.
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Per quanto riguarda le politiche attive sono state fatte diverse le proposte di cambiamento relative al decreto: criteri più rigidi sui controlli a distanza dei lavoratori, che dal decreto vengono liberalizzati. In particolare si dà il via al controllo degli strumenti abitualmente utilizzati dal dipendente per lo svolgimento delle proprie mansioni, come il pc o lo smartphone. Di contro si chiede di rinforzare la parte relativa all’informativa da dare al lavoratore su eventuali registrazione di dati e sul loro utilizzo. Tra le altre misure fondamentali introdotte da questo decreto anche l’assegno di ricollocazione, per favorire il reimpiego di chi resta senza lavoro.
In sede parlamentare, sono state proposte alcune modifiche anche per quanto riguarda il decreto ammortizzatori sociali. Nel dettaglio è stata chiesta l’estensione dei Fondi di solidarietà bilaterali alle aziende fra i 5 e i 15 dipendenti, alle quali è già stata estesa la cassa integrazione. Ricordiamo le altre misure fondamentali di questo provvedimento: cassa integrazione a 24 mesi, prorogata a 36 mesi solo con i contratti di solidarietà, NASpI (assicurazione sociale per l’impiego) a 24 mesi anche dopo il 2016.