Morgan Stanley ha elevato il target price di Tesla portandolo da 280 a 465 dollari con raccomandazione overweight.
Alla chiusura di venerdì scorso il titolo era quotato 243 dollari. Il prezzo obiettivo stabilito dalla banca americana corrisponde ora a una capitalizzazione di 61 miliardi di dollari.
In questo modo la casa automobilistica fondata da Elon Musk supererebbe di gran lunga i 50 miliardi di capitalizzazione di Gm e i 60 di Ford. Secondo il report firmato da Adam Jonas, l’aumento del target price riflette il potenziale di Tesla di porsi alla guida della rivoluzione della “mobilità condivisa”. “Ogni anno nel mondo vengono percorsi 10.000 miliardi di chilometri”, osserva Morgan Stanley. “Le aziende con competenze in tecnologie autonome e la messa in rete del machine learning possono sfruttare le inefficenze del modello attuale”. Il target price di 465 dollari si colloca a metà strada fra le quotazioni relative allo scenario base di 319 dollari e a quello toro di 611 dollari. Il tutto in attesa dell’annuncio di una app sulla mobilità che dovrebbe essere fatto tra 12-18 mesi.
I 10.000 miliardi di chilometri percorsi nel mondo ogni anno per quasi il 100% vengono fatti da società con un business vecchio di cento anni basato su veicoli guidati da esseri umani, posseduti da privati e a combustione interna. Ma lo scenario sta cambiando radicalmente poiché le nuove tecnologie rafforzano il modello della mobilità condivisa. Secondo Morgan Stanley, Tesla è nella poszione migliore per apporfittare di questo scenario perché le sue auto sono elettriche, connesse e in grado di imparare dagli aggiornamenti del software in ogni momento. Morgan Stanley si aspetta che presto quasi il 100% del fatturato delle compagnie automobilistiche verrà non più da auto possedute individualmente e guidate da esseri umani ma da auto condivise e guidate da robot.