L’indicatore dei Consumi Confcommercio ha fatto registrare ad agosto un calo pari allo 0,3% in confronto a luglio ed una crescita del 2% tendenziale.
Lo rende noto l’associazione dei commercianti precisando che il dato congiunturale, seppure negativo, non sembra rappresentare un’interruzione nel processo di recupero dei livelli di consumo messo in atto dalle famiglie a partire dalla fine del 2014. Il ridimensionamento di agosto è, infatti, influenzato da alcuni elementi occasionali.
Se si guarda alla media mobile a tre mesi dell’indicatore, la tendenza, sottolinea Confcommercio, continua a segnalare un progressivo miglioramento con valori che si avvicinano a quelli registrati a inizio 2013. Guardando ai dati mensili, in un contesto caratterizzato da una tendenza alla stabilizzazione, ad agosto l’unico rialzo ha interessato la domanda di beni e servizi ricreativi (+0,3%), che recupera in parte il ridimensionamento rilevato a giugno e luglio. Per gli alberghi, i pasti e i consumi fuori casa si è registrata una variazione nulla dopo la perdita di modesta entità nei mesi di giugno e luglio; invariata anche la domanda per i beni e i servizi per la cura della persona e per l’abbigliamento e le calzature, che a luglio avevano fatto registrare un lieve incremento.
I consumi di energia elettrica legati a fattori climatici hanno influenzato l’andamento negativo della domanda dei beni e servizi per la casa (-1,3%) dopo l’impennata della spesa che si è registrata nel mese di luglio. Una riduzione, ma più contenuta, ha riguardato la spesa per gli alimentari, le bevande e i tabacchi (-0,4%), per i beni e i servizi per la mobilità (-0,1%) e per i beni e i servizi per le comunicazioni (-0,2%), dopo che a luglio tutti avevano manifestato un andamento positivo.