Vodafone ha comunicato un’interessante iniziativa di marketing, che consiste nel rimborsare ai suoi clienti mobili 4G una giornata gratis di connessione al web veloce in mobilità se la linea non dovesse essere all’altezza della rete di quarta generazione.
Il gruppo che in Italia è guidato da Aldo Bisio, è in anticipo rispetto al così detto piano “Spring” ovvero quello che prevedeva 3,6 miliardi di investimenti per costruire una rete super veloce entro marzo 2016.
La branch Italiana – che puntava a una copertura del 95% – ha già raggiunto il 91%, per questo è fiducioso di poter offrire un servizio all’altezza delle aspettative. “Oggi la competizione si sposta sempre di più sulla qualità delle prestazioni e sul mondo di servizi e assistenza – commenta Aldo Bisio, ad di Vodafone Italia – per convincere i clienti a transitare, con convinzione, al nuovo ecosistema di telecomunicazioni che integra la voce, i dati, l’intrattenimento, i servizi al cittadino, e il governo di tutti i dispositivi del vivere comune”.
Se così non fosse, tramite il nuovo programma “We Care” (che letteralmente significa “ci sta a cuore”) il cliente Vodafone potrà fare una segnalazione tramite l’applicazione grautita My Vodafone, e riceverà in regalo una giornata di connessione Internet. “Grazie ai forti investimenti sullo sviluppo e la copertura della rete 4G abbiamo fatto un salto di qualità sostanziale nell’esperienza che proponiamo – aggiunge Bisio -. Ora vogliamo farlo nel rapporto di fiducia con i clienti, ai quali chiediamo di essere parte attiva del processo di miglioramento quotidiano del nostro servizio”.
In altri termini,se d’ora in poi “la linea non prende” per Vodafone saranno dolori, ma i suoi clienti saranno rimborsati immediatamente con una giornata gratis. C’è però un limite a questa inizativa, se vi trovate in una delle rare zone non coperte (il 9% dell’Italia), potrete cumulare solo una giornata gratis al mese. Ma non è detto che il programma We Care venga presto esteso, con altri vantaggi, anche su altri tipi di servizi telefonici.