La tariffa Italia inserita nel DDL Concorrenza ha come obiettivo quello di premiare gli automobilisti virtuosi che possono dimostrare di essere stati attenti e di non essere stati coinvolti in un sinistro negli ultimi 5 anni. I premiati devono però rispettare delle regole che escludono a priori i centauri. Ecco l’inghippo.
Fatta la legge trovato l’inganno. È proprio il caso di dirlo leggendo alcuni dettagli dell DDL Concorrenza. Sembra infatti che la Tariffa Italia per i guidatori virtuosi faccia acqua da tutte le parti. La tariffa da applicare in modo univoco a tutto il territorio nazionale serve ad alleggerire e in qualche caso ad eliminare le condizioni di poca equità che si generano da una regione all’altra.
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Un automobilista che sia in grado di dimostrare di non aver avuto incidenti negli ultimi cinque anni, di essere disponibile all’ispezione dell’auto, all’installazione della scatola nera e all’inserimento nell’auto di uno specifico alcol test che blocca i motori impedendo l’accensione del veicolo quando il tasso alcolemico supera i limiti consentiti, deve avere uno sconto sulla tariffa RCA.
Lo sconto è calcolato dall’IVASS ma può arrivare a dimezzare il costo della polizza. L’Istituto di Vigilanza dovrà tenere sotto controllo soprattutto alcune regioni ad alta sinistrosità come Campania, Puglia e Calabria. Detto così sembra che tutto vada alla perfezione, in realtà i paletti da rispettare per accedere allo sconto escludono a priori i centauri.
Infatti non esistono ancora delle scatole nere per scooter e moto così come non possono essere inseriti sulle due ruote i test alcolemici descritti, in grado di bloccare l’accensione. In realtà non è possibile nemmeno procedere con l’ispezione del veicolo. Di fatto non ci sono i requisiti per accedere allo sconto. Si cercherà di trovare una soluzione per la definizione dei modi d’accesso alle tariffe agevolate.