La Cgil non è d’accordo sulla ripresa occupazionale in Italia: a settembre è tornata infatti ad aumentare la Cassa integrazione guadagni (Cig) sul mese di agosto (+54,31%).
Si tratta di un incremento in parte prevedibile ma con un’accelerazione più marcata di 10 punti percentuali in confronto a quella che c’era stata tra settembre e agosto 2014. I dati dell’Inps, che pure avevano censito un aumento della cassa ordinaria e straordinaria rispetto ad agosto, non consideravano la variazione mensile degli interventi in deroga, visto che statisticamente non è possibile destagionalizzare i dati.
Secondo la Cgil, infatti, le ore di Cig totali tornano nel livello medio registrato in questo anno, intorno ai 60 milioni di ore mese. Le ore di Cig nel mese di settembre sono state 60.690.783 con una riduzione su settembre 2014 del 38,10%, mentre in questi nove mesi del 2015 sono state autorizzate 517.904.592 ore di Cig con una riduzione sul 2014 del 31,98%. Il volume delle ore di Cig in questi nove mesi del 2015 conferma l’assenza di attività produttiva (zero ore) per potenziali 330 mila posizioni lavorative dalle prospettive sempre più incerte. La richiesta delle ore di Cigs e di Cigo di questo mese, spiega l’Osservatorio Cig del sindacato, conferma le preoccupazioni legate agli alti volumi di ore della Cigs che continuano ad indicare un contenuto strutturale delle crisi industriali anche in questi mesi del 2015, mentre anche le ore di Cigd tornano ad aumentare.
Secondo il sindacato, è anche il segno che il miglioramento nelle attività produttive tende a stabilizzarsi piuttosto che continuare a seguire una linea di crescita. Comunque il miglioramento contribuisce a recuperare gli ampi margini indotti dalla crisi, nella sotto utilizzazione degli impianti e nella messa a regime del sistema produttivo, certo anche con un riflesso sull’aumento occupazionale.