I consumi trascinano la ripresa economica italiana: ad agosto l’indice destagionalizzato del valore delle vendite al dettaglio (valore corrente che ingloba la dinamica sia delle quantità sia dei prezzi) ha fatto registrare un incremento pari allo 0,3% in confronto a quanto è avvenuto durante il mese di luglio 2015.
Nel frattempo, l’indice grezzo del valore del totale delle vendite è cresciuto dell’1,3% in confronto ad agosto 2014. In otto mesi, il valore delle vendite segna un aumento tendenziale dello 0,7%. Lo comunica l’Istat. I consumi crescono sopratutto per le calzature, gli articoli di cuoio e da viaggio (+2,3% sull’anno), i prodotti di profumeria (+2,3%) e giochi, giocattoli, sport e campeggio (+2,2%).
Ad agosto le vendite al dettaglio di prodotti alimentari sono salite dello 0,1% su mese e dell’1,7% su anno, mentre quelle di non alimentari dello 0,3% e dell’1%. Negli otto mesi, il valore delle vendite di prodotti alimentari e quello di prodotti non alimentari mostra variazioni positive dell’1,4% e dello 0,3% rispettivamente. Tenendo conto della variazione dell’indice dei prezzi al consumo, proseguono i segnali di ripresa dei consumi di beni in termini reali: ad agosto, l’indice in volume delle vendite al dettaglio registra variazioni positive dello 0,2% rispetto a luglio 2015 e dell’1% rispetto ad agosto 2014.
Su base tendenziale aumentano del 2,1% le vendite delle imprese della grande distribuzione, dello 0,5% quelle delle imprese operanti su piccole superfici. Nella grande distribuzione, +2,5% per i prodotti alimentari e +1,4% per quelli non alimentari; nelle imprese operanti su piccole superfici, -0,4% per gli alimentari e +0,8% non alimentari.
Con riferimento alla tipologia di esercizio della grande distribuzione si registrano aumenti dell’1,9% per gli esercizi non specializzati e del 3,4% per quelli specializzati. Per quanto riguarda gli esercizi non specializzati a prevalenza alimentare, si registrano aumenti per tutte le tipologie distributive: le vendite degli ipermercati e supermercati aumentano dell’1,8%, quelle dei discount del 2,6%. Tra i prodotti non alimentari, aumenti generalizzati tranne che per utensileria casa e ferramenta (-0,2%).