L’INAIL da diversi anni s’impegna perché il lavoro nelle piccole e medie imprese sia svolto in sicurezza. E a distanza di 4 anni dall’impegno, i risultati iniziano ad essere importanti. Il resoconto dell’Istituto su salute e sicurezza nel mondo professionale.
Attraverso l’emanazione dei bandi ISI, Inail ha messo a disposizione delle imprese dal 2010 al 2014 circa 1 miliardo di euro per la realizzazione di interventi in materia di salute e sicurezza. Con questo cappello che spiega l’entità dell’investimento s’introduce un argomento molto importante e si replica ad una notizia che allontana i lettori dei giornali dai veri traguardi raggiunti. Per questo scrive l’INAIL:
> Dall’INAIL 307 milioni per la sicurezza sul lavoro
La Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa (CNA) ha diffuso nei giorni scorsi un comunicato, ripreso dalle agenzie di stampa, dal quotidiano Italia Oggi e da alcune testate locali, in cui sostiene che “L’Inail penalizza le piccole imprese nella politica di prevenzione degli infortuni sul lavoro” in quanto “nell’assegnazione dei fondi per aiutare le imprese che investono nella prevenzione l’Istituto ha favorito la gestione della sicurezza e della responsabilità sociale certificate. Ma si tratta di strumenti praticamente inaccessibili alle micro e alle piccole imprese che, viceversa, utilizzano la formazione e sistemi codificati di controllo per la revisione periodica delle condizioni di igiene e sicurezza degli ambienti di lavoro. Attività, queste ultime, che sono all’origine della sostanziale riduzione degli infortuni, calati del 28 per cento negli ultimi cinque anni”.
A tale riguardo, si precisa quanto segue. Attraverso l’emanazione dei bandi ISI, Inail ha messo a disposizione delle imprese dal 2010 al 2014 circa 1 miliardo di euro per la realizzazione di interventi in materia di salute e sicurezza.