Chiuso dopo un anno l’e-commerce del Made in Italy di Storytalia

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Ci sono alcuni casi in cui l’e-commerce non riesce ad ampliare le vendite di un prodotto ma contribuisce a rendere ancora più evidente il tracollo di un’azienda o di una realtà commerciale. È il caso di Storytalia che sulla carta è un’idea eccellente ma non ha dato i risultati sperati sul web. 

Il sito di e-commerce di Storytalia.com è stato lanciato un anno fa e serviva a far conoscere i prodotti di eccellenza del made in Italy di nicchia. Un’idea lodevole che non è stata però apprezzata e seguita online. Il presidente del gruppo attivo nel settile-abbigliamento Ermenegilgdo Zegna che è stato anche tra i principali promotori del progetto, ha confermato la notizia spiegandosi l’accaduto in questo modo:

L’e-commerce piace agli italiani

Il pubblico cerca i grandi marchi e gli sconti. Non avendo né gli uni né gli altri, non siamo riusciti a raggiungere un numero sufficiente di clienti e abbiamo preso la decisione di porre fine a Storytalia. Senza contare che ci sono stati anche dei problemi di coordinamento nell’offerta.

Storytalia doveva essere una vetrina mondiale delle aziende italiane, infatti è stata forse la prima proposta scaturita dal sistema del Made in Italy nel suo insieme. Al progetto hanno aderito anche il marchio di camicie Bagutta, i brand di maglieria Annapurna e Zanone, i marchi di calzature Doucal’s e Fratelli Rossetti o Herno con i suoi piumini.

Purtroppo il progetto non è decollato. Non sono certo mancai i sostegni importanti come quello ministeriale o quello di Confindustria, ma il sito non ha mai raggiunto l pubblico e non è riuscito ad ottenere la visibilità sperata.

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