Acri è l’associazione che rappresenta collettivamente le Fondazioni di Origine Bancaria e le Casse di Risparmio Spa e il 28 ottobre ha celebrato la 91a Giornata Mondiale del Risparmio: in questa occasione vengono presentati i risultati di un’indagine di opinione effettuata presso un campione di popolazione italiana adulta.
Ecco i risultati che riguardano le famiglie e le loro tendenze:
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Combinando l’andamento del risparmio delle famiglie italiane nell’ultimo anno (2015) e le previsioni per quello futuro (2016), si delineano sei gruppi di tendenza rispetto al risparmio. Nel dettaglio:
- Famiglie con trend di risparmio positivo – hanno risparmiato nell’ultimo anno e lo faranno di più o nella stessa misura anche nei prossimi dodici mesi: sono il 27%, in forte crescita (+7 punti percentuali rispetto al 2014, +13 punti percentuali rispetto al 2013 e +11 rispetto al 2012, quando il dato era il 16%).
- Famiglie con risparmio in risalita – hanno speso tutto senza fare ricorso a risparmi/debiti, ma nei prossimi dodici mesi pensano di risparmiare di più: sono il 6% in crescita rispetto al 4% del 2014 (al 5% del 2013 e al 4% del 2012 e del 2011).
- Famiglie che galleggiano – hanno speso tutto senza fare ricorso a risparmi/debiti e pensano che lo stesso avverrà nel prossimo anno, oppure hanno fatto ricorso a risparmi/debiti, ma pensano di risparmiare di più nei prossimi dodici mesi: sono il 26%, in crescita (+4 punti percentuali rispetto al 2014, +7 punti percentuali rispetto al 2013, +4 rispetto al 2012).
- Famiglie col risparmio in discesa – sono riuscite a risparmiare, ma temono di risparmiare meno nei prossimi dodici mesi: sono l’8% in diminuzione di 3 punti percentuali rispetto al 2014 (-5 rispetto al 2013, +1 rispetto al 2012).
- Famiglie in crisi moderata di risparmio – hanno consumato tutto il reddito e nei prossimi dodici mesi temono di risparmiare meno: sono il 9%, in diminuzione di ben 7 punti percentuali sul 2014 (erano il 16%), e di 9 punti sul 2013.
- Famiglie in crisi grave di risparmio – hanno fatto ricorso ai risparmi accumulati e a debiti (famiglie in “saldo negativo”) e pensano che la situazione del prossimo anno sarà identica o si aggraverà: sono il 18%, poco meno di 1 italiano su 5, in contrazione rispetto al passato (-3 punti percentuali sul 2014, -7 sul 2013, -8 sul 2012).