Un post omofobo pubblicato sulla pagina Facebook dell’azienda che non appena ha visionato il post l’ha rimosso dalla sua pagina e si è scusata con i clienti scaricando la responsabilità su un’azienda terza responsabile dei contenuti della pagina social.
L’Adnkronos, nella sua sezione di economia e soldi, rilancia questa notizia che adesso potrebbe incidere negativamente sulle vendite di quest’anno.
“Ama il tuo prossimo come te stesso… basta che sia figo e dell’altro sesso”. Lo slogan, chiaramente omofobo, è apparso su un post pubblicitario della Melegatti.
E’ diventato immediatamente virale e ha scatenato miglia di proteste su Twitter. Poi è arrivata la spiegazione dell’azienda del panettone, che ha ovviamente ritirato il post: “la gestione sulla comunicazione è affidata a un’agenzia esterna che ha pubblicato senza autorizzazione da parte dell’Azienda”.
Melegatti, quindi, “si dissocia dall’operato di tale agenzia che ovviamente è stata sollevata dall’incarico e si scusa formalmente con chiunque si sia sentito offeso dal contenuto”.
Uno scivolone che potrebbe costare caro all’azienda che da ben 121 anni dal 14 ottobre 1894, data dell’invenzione da parte di Domenico Melegatti del Pandoro, non è mai stata sopraffatta dalla crisi.