I patronati chiedono d’incontrare la Boldrini per la legge di Stabilità

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Il presidente della Camera, Laura Boldrini, è stata richiesta ufficialmente dai patronati aderenti al Ce.pa che vogliono confrontarsi con lei rispetto alla legge di stabilità, la manovra finanziaria che propone tra le altre cose anche una serie di tagli ai patronati. I soldi tagliati ai patronati sono l’unica alternativa per fare in modo che questi istituti continuino la loro attività gratuita per i cittadini e soprattutto per i più bisognosi. Si parla di un taglio di 28  milioni di euro per il Fondo Patronati con la riduzione contestuale dell’aliquota che lo alimenta. Spiegano dal patronato:

“Pur avendo apprezzato il maxiemendamento – si legge nella lettera indirizzata alla Presidente Boldrini – approvato al Senato della Repubblica, con il quale è stato ridotto il taglio di 48 milioni di euro originariamente previsto nella prima stesura della legge di Stabilità, restiamo profondamente preoccupati.”

“Dovremmo affrontare –precisano i patronati- una dolorosa riduzione del personale che con impegno e passione ogni giorno lavora a contatto con tutti i cittadini italiani e immigrati che vivono nel nostro paese o all’estero. Il provvedimento, allo stato attuale, comporterebbe la chiusura di molti dei nostri sportelli e i cittadini sarebbero quindi lasciati in balia del mercato privato dei consulenti, con l’aggravante di dover pagare per ottenere prestazioni previdenziali e socio-assistenziali cui hanno diritto.”

 

“Solo lo scorso anno un milione e 182.413 mila persone hanno firmato una petizione chiedendo al Parlamento di cancellare del tutto una norma ingiusta che ha già rischiato di mettere una pietra tombale sul diritto alla tutela gratuita. Quest’anno i cittadini hanno deciso di ribadire il proprio ‘no ai tagli ai patronati’ mettendoci la faccia, sostenendo con un selfie la Campagna promossa dai Patronati d’Italia (Acli, Inas, Inca e Ital) “#xidiritti #iocimettolafaccia”.

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