I prezzi del cibo, dell’alcol e del tabacco continuano a salire anche se l’inflazione nell’Eurozona resta stabile. Ecco il quadro tracciato dalle statistiche e riportato dalle agenzie che descrive pienamente la situazione del nostro Paese.
L’Italia stenta ad uscire dalla crisi e anche i lavoratori sono meno fiduciosi rispetto alla mobilità nazionale e internazionale.
> La mobilità dei talenti promossa dall’ottimismo
La ripresa c’è ma, come spiegano gli esperti, è molto poco strutturata e questo fa sì che sì che non tutti siano fiduciosi nel futuro finanziario tricolore.
> La ripresa c’è ma in un quadro globale incerto
Stabile a novembre l’inflazione nell’eurozona, ma salgono i prezzi di alimenti, alcol e tabacco sebbene in maniera ridotta rispetto ad ottobre scorso. Secondo la stima flash diffusa da Eurostat, a novembre il tasso annuo di inflazione nell’area euro si è attestato allo 0,1%, stabile rispetto al mese precedente. Fra le componenti principali ‘cibo, alcol e tabacco’ segnano un incremento dei prezzi dell’1,5%, in calo dall’1,6% di ottobre, seguiti dai ‘servizi’ (1,1% da 1,3%), dai ‘beni industriali non energetici’ (0,5% da 0,6%) e dall”energia’ (-7,3% da -8,5% del mese precedente).
Riguardo i prezzi alla produzione industriale nell’area euronel mese di ottobre sono scesi dello 0,3% rispetto al mese precedente e dello 0,2% nell’Unione europea, comunica l’Eurostat. Su base annua il calo dei prezzi è del 3,1% per l’eurozona e del 3,5% per la Ue.
Fra i Paesi membri i maggiori cali sono stati registrati in Irlanda (-1,1%), Spagna e Ungheria (-0,7%) e Bulgaria, Lituania e Paesi Bassi (-0,6%). L’Italia ha registrato un calo dello 0,1%. Incrementi in Svezia (+0,7%), Danimarca (+0,5%), Estonia (+0,4%) e Francia (+0,1%).