Gli incassi erariali, degli ormai trascorsi dieci mesi del 2015, calcolati con il criterio della competenza giuridica, fanno registrare segnali positivi rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Gennaio-ottobre segnano, infatti, ancora aumenti percentuali con il segno “+” davanti.Questa è la risultante del bollettino, pubblicato dal dipartimento delle Finanze del Mef, che fornisce l’analisi puntuale dell’andamento delle entrate tributarie, e la relativa nota tecnica, che illustra in sintesi i principali contenuti del documento. A corredo, sul sito, sono disponibili anche le appendici statistiche.
Fotografia del periodo tra gennaio e ottobre 2015 (FiscoOggi)
Nel periodo gennaio-ottobre 2015, le entrate tributarie erariali ammontano a 331,6 miliardi di euro, con un aumento di 11 miliardi circa, pari al 3,5%, rispetto allo stesso periodo del 2014. Per un confronto omogeneo, però, bisogna tener conto delle entrate straordinarie dell’anno passato, relative all’imposta sostitutiva sulle quote di partecipazione al capitale della Banca d’Italia e all’imposta sostitutiva sulla rivalutazione dei beni d’impresa e delle partecipazioni, nonché degli elementi che hanno determinato l’andamento delle ritenute di lavoro dipendente. Dopo la debita “depurazione” le entrate tributarie erariali presentano, comunque, una crescita tendenziale del +2,2%, pari a 7 miliardi di euro.
Entrate da giochi ed Entrate da accertamento e controllo
Le entrate relative ai giochi presentano, nel complesso, una crescita dell’1,5% (+147 milioni di euro).
Il gettito derivante dall’attività di accertamento e controllo presenta un calo dell’1,6% (-110 milioni di euro) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, determinata dai minori incassi derivante dai ruoli relativi alle imposte dirette (-6,9%), in parte compensato dall’aumento riscontrato nei ruoli Iva (+9,3%). Nulla da segnalare per quanto riguarda, invece, variazioni nell’attività di accertamento, rispetto all’analogo periodo dell’anno scorso.