La crisi delle banche ha messo a dura prova il sistema creditizio del Belpaese e adesso si è deciso di procedere anche con un cambio al vertice. Si deve prendere atto della modifica sull’arbitrato che passa dalle mani della Consob a quelle dell’ANAC.
La questione della crisi bancaria è finita sul tavolo del Governo che è ingessato in una serie di decisioni difficili da prendere. Di fatto per il momento, come ha spiegato Renzi al TG5, sappiamo che l’ANAC, presieduta da Raffaele Cantone, gestirà gli arbitrati per gli obbligazionisti secondari colpiti dal crac delle 4 banche. Nelle prossime ore il governo farà tutto possibile perché chi è stato truffato possa avere i soldi. Sempre il premier spiega i termini della “manovra” provando a far tacere le polemiche.
“Non è il momento delle polemiche: meno male che abbiamo fatto il decreto” sul salvataggio di 4 banche. “Le critiche al governo sono davvero incomprensibili perché abbiamo salvato un milione di persone e purtroppo le regole che ci sono” e che non hanno consentito di salvare gli obbligazionisti “sono state fatte in passato”. Lo ha detto Matteo Renzi al Tg5, rivendicando una linea di “massimo rigore, chiarezza e trasparenza”.”Faremo tutto il possibile perché chi è stato davvero truffato possa riavere i soldi”, ha aggiunto.
Poi sull’intesa con M5S sulla Consulta e sulla possibilità di nuove intese in Parlamento:
“E’ un accordo istituzionale con il quale abbiamo eletto tre personalità di alto profilo. Noi siamo sempre disponibili a dialogare, non si può bloccare il parlamento. E’ il momento di fare le cose, di dare un segnale ai cittadini”.
E sul dialogo con il centrodestra:
“Bisogna capire se ci sono ancora i moderati. Più che discutere dei posti si mettessero d’accordo: se non scelgono la linea demagogica ed estremista di urlare contro tutti ma perdendo voti, siamo sempre pronti ad avere un dialogo, restando in alternativa”.