La gestione ministeriale e governativa delle crisi industriali ha portato al salvataggio di 200.000 posti di lavoro. Lo ha detto il sottosegretario Teresa Bellanova a Labitalia facendo una serie di precisazioni.
“L’attivazione presso il ministero del Lavoro, oltre a quelli attivati insieme al ministero dello Sviluppo economico, di 1.000 tavoli di crisi, attraverso cui siamo riusciti a mettere al riparo oltre 200.000 posti di lavoro, uomini e donne che erano stati immessi in un processo di licenziamento”.
Il segretario Bellanova ha anche precisato che
“dopo l’intervento del ministero, i licenziamenti sono stati revocati e sono stati invece discussi piani industriali che danno l’opportunità di rilanciare queste imprese in crisi”.
Nell’intervista ha avuto modo di chiarire l’intenzionalità degli interventi e il ruolo del governo.
“Le crisi industriali – spiega Bellanova – sono state tante e noi abbiamo dovuto gestire la coda della crisi globale con una riduzione degli strumenti, perchè la crisi più lunga dell’ultimo secolo ha consumato tante ore di cassa integrazione”.
Il sottosegretario, però, ci tiene a sottolineare che il governo Renzi affronta le crisi industriali con un approccio diverso dal passato.
“Sono molto convinta – aggiunge Bellanova – di dover sostenere il sistema produttivo e manifatturiero. Penso che nel nostro Paese (che ha accumulato tanti ritardi ma anche competenze e tanta capacità di saper fare), se noi vogliamo ridurre sostanzialmente quelle percentuali elevatissime di disoccupazione, dobbiamo investire in settori che hanno bisogno di tanto lavoro. Lo stiamo facendo col credito d’imposta e altre misure anche in legge di stabilità. Ma anche con un approccio diverso”.