Banche, Mps prova a rialzare la testa

Home > News > Italia > Banche, Mps prova a rialzare la testa

A Piazza Affari è un’altra giornata all’insegna della volatilità, con il settore bancario che prova il recupero. A trainare il credito è il Monte dei Paschi, la banca più colpita dalle vendite in queste ultime ore di passione per il settore del credito, che scatta in netto rialzo fin dall’inizio degli scambi (segui il titolo).

L’azione senese ha lasciato sul parterre il 56% del suo valore da inizio anno, crollando e attestandosi ai minimi storici di circa 50 centesimi. Per provare a difendere il titolo, la Consob ha ampliato il divieto di vendite allo scoperto, deciso anche per il Banco Popolare.

L’attenzione sul Monte dei Paschi è cresciuta in questi giorni, parallelamente a quella per l’intero sistema creditizio italiano. Sono molti i fronti aperti. Per quanto riguarda la situazione di Siena, lo stesso ad Fabrizio Viola ha precisato che nei conti non ci sono evidenze tali da giustificare un simile crollo azionario. In effetti, a guardare i numeri, il rapporto tra il prezzo del Monte dei Paschi e il valore contabile tangibile (cioè i beni reali in possesso della banca, al netto degli avviamenti) per azione è pari a 0,17 volte, contro una media di settore di 1,2. Insomma, con una capitalizzazione inferiore ai 2 miliardi di euro il prezzo per Mps è veramente di saldo. Non a caso, anche il premier Matteo Renzi a colloquio con Il Sole 24 Ore ha insistito su questo concetto, auspicando una “soluzione italiana” per il puntellamento dell’istituto. Una delle banche spesso accostate a Siena è Ubi.

La preoccupazione, comunque, rimane forte ed è testimoniata dall’incontro di ieri tra il titolare delle Finanze, il premier e il governatore di Bankitalia, Ignazio Visco.

 

Lascia un commento