Lo scorso anno va in archivio con 254.000 disoccupati in meno e con 109.000 occupati in più su base annua. In confronto a novembre, tuttavia, l’occupazione è apparsa nuovamente in calo a dicembre per via di una sostanziosa riduzione dei lavoratori indipendenti.
Tra i giovani, il tasso di disoccupazione si è attestato al 37,9%. Si tratta di un livello in calo ma ancora elevatissimo.
Si tratta di segnali contrastanti, i quali giungono dalla lettura dei dati Istat diffusi pochi giorni fa e relativi al dicembre dello scorso anno. Il tasso di occupazione pari al 56,4% resta invariato in confronto al mese precedente e cresce di appena mezzo punto se rapportato al dicembre 2014. I contratti stabili, stimolati dagli incentivi governativi, sono cresciuti ma non a sufficienza. Ciò si verifica anche per via dell’incertezza sul piano economico.
Il saldo occupazionale è frenato dal calo degli autonomi. Le donne penalizzate, con un tasso di occupazione fermo al 47,1% e un incremento della quota delle inattive.
Il numero di disoccupati su base annua, tuttavia, si è ridotto. Sono 254.000 in meno le persone che cercano lavoro rispetto a dicembre 2014. Il 14,3% è rappresentato da donne. Se si guarda all’ultimo triennio nel 2015 è stato fatto registrare il tasso di disoccupazione più basso. Si è attestato all’11,4% tornando ai livelli di gennaio 2013. Il calo, tuttavia, è un fenomeno che interessa una buona fetta di Europa.
La disoccupazione giovanile, 37,9%, è tornata ai livelli di fine 2012. Il tasso è tra i più alti a livello europeo. Durante l’ultimo trimestre, in confronto al trimestre precedente, sono calati i disoccupati, così come le persone aventi occupazione, e sono cresciuti di 32.000 unità gli inattivi.