Intesa Sanpaolo ribadisce quali sono le sue priorità: solidità e remunerazione degli azionisti con dividendi sostenibili. Nel corso della presentazione del bilancio 2015 della banca, il consigliere delegato, Carlo Messina, ha confermato “l’impegno sul dividendo” e gli obiettivi del piano di impresa 2014-2017, dicendosi sicuro di raggiungerli.
Il 2015 è stato un anno “molto positivo” per l’istituto che “continua a fare meglio di quanto previsto nel piano”, ha continuato Messina, “molto orgoglioso” di questi dati perché dimostrano cheIntesa Sanpaolo è in grado di raggiungere i risultati nel breve termine e di essere pronta ad accelerare, se necessario.
“Abbiamo una profittabilità tale da riuscire ad assorbire l’impatto di eventi inattesi e allo stesso tempo mantenere gli obiettivi posti in termini di dividendi”, ha detto il consigliere, certo che il 2016 “sarà un altro anno molto buono” per la banca che si conferma “una macchina da risultati” e “una delle banche più forti in Europa in termini di capitale e di profittabilità”.
Anche quest’anno le commissioni saranno uno dei driver di crescita e il management resterà focalizzato sulla gestione dei costi, “un’assoluta priorità per la banca” che sta studiando il piano del governo per accelerare la dismissione delle sofferenze bancarie ma non ha fretta, vuole infatti aspettare che si compia la ripresa del mercato immobiliare.
“A mio parere possiamo attendere che ci sia una ripresa nel mercato immobiliare, ma c’è tempo per valutare. Non abbiamo fretta di lavorare su questo punto”, ha precisato il top manager a proposito dei crediti non performanti e del sistema di garanzie studiato dal governo per risolvere il problema delle sofferenze nel portafoglio delle banche italiane.
Messina crede che il sistema studiato dal governo rappresenti un elemento positivo per il mercato, ma non la soluzione finale. “E’ parte di una soluzione, che ha però bisogno di altro per essere completa: il governo deve fare rapidamente un altro passo per accelerare i tempi di recupero dei crediti non performanti”, ha osservato, confermando, comunque, che ridurre lo stock delle sofferenze è e rimane “una priorità per Intesa Sanpaolo”.