L’oro è tornato a fare gola agli investitori

Home > Investimenti > L’oro è tornato a fare gola agli investitori

Sono stati quattro anni molto difficili, ma finalmente l’oro sta ritrovando la sua lucentezza. A 1205 dollari l’oncia, è attualmente negoziato ad un livello inferiore del 37% in confronto al suo record assoluto di 1921 dollari.

La domanda degli investitori è: quest’anno, il prezioso metallo riserverà solo buone sorprese? Saprà proteggere i portafogli dai capricci dei mercati azionari? Il primo fattore da esaminare, nonché il più affidabile, è che l’oro è inversamente correlato ai tassi d’interesse reali americani, e in modo relativamente stabile nel tempo. Sostengono gli esperti:

Avendo tali tassi registrato una leggera diminuzione da inizio anno, essi hanno efficacemente giocato il proprio ruolo di sostegno al prezzo dell’oro. Affinché i tassi mantengano la tendenza ribassista, l’economia americana dovrebbe entrare in un periodo di recessione, scenario che non si può escludere, ma che non è per noi quello più plausibile; prevediamo, piuttosto, una ripresa. Il prezzo dell’oro non dovrebbe quindi piu’ beneficiare di alcun sostegno. Il rischio che esso crolli, tuttavia, e’ ugualmente limitato. Perche’ cio’ si verifichi, sarebbe necessario un forte rialzo dei tassi di interesse americani. Questo supporrebbe un’economia che giri a pieno regime, scenario che, attualmente, non e’ manifestatamente preannunciato dai mercati. Un secondo fattore e’ l’evoluzione del dollaro: alla forza della valuta americana è generalmente associata la debolezza del prezzo dell’oro e viceversa.

Se, come prevede il nostro scenario di base, la valuta americana si stabilizzasse nel 2016, questa evoluzione non dovrebbe avere alcun impatto sul prezzo del metallo prezioso. Cio’ detto, poiche’ l’evoluzione della valuta americana dipende innanzitutto da quella dei tassi reali, ritorniamo al nostro primo fattore determinante. L’oro e’ considerato un bene rifugio per eccellenza nei periodi di crisi.

 

 

Lascia un commento