Flauti, violini, trombe, violoncelli, ma anche arpe e pianoforti. Arriva per gli studenti del conservatorio una bellissima notizia. Da oggi comprare uno strumento per esercitarsi a casa diventa un po’ meno costoso.
L’Agenzia delle Entrate ha attivato le norme della Legge di Stabilità che permettono agli studenti dei conservatori e degli istituti musicali pareggiati di avere uno sconto fino a 1.000 euro per l’acquisto di uno strumento musicale nuovo. Chi è interessato, però, dovrà scegliere in fretta perché è previsto un Fondo ad esaurimento per la concessione del bonus.
Cosa prevede l’agevolazione? Il bonus consiste in uno sconto sul prezzo di acquisto, che viene praticato direttamente dal rivenditore. L’importo non può in ogni caso superare il costo dello strumento. Il contributo spetta agli studenti dei Conservatori di musica e degli istituti musicali pareggiati che siano in regola con il pagamento di tasse e contributi. E’ possibile acquistare un solo strumento con l’agevolazione. In compenso non ci sono limiti in merito alla scelta del rivenditore.
Come si fa a richiedere l’agevolazione? Per ottenere lo sconto sarà necessario presentare al rivenditore un certificato nel quale si attesta di essere in regola con le tasse scolastiche. Per questo gli studenti dovranno richiedere all’istituto un certificato di iscrizione che riporti i dati anagrafici (nome, cognome, nome, codice fiscale) il corso e l’anno di iscrizione, e l’attestazione del fatto che lo strumento musicale che intendono acquistare è coerente con il corso di studi.
Il rivenditore, da parte sua, prima di consegnare lo strumento dovrà comunicare all’Agenzia per via telematica, il proprio codice fiscale, quello dello studente e dell’istituto che ha rilasciato il certificato di iscrizione, lo strumento scelto, il prezzo totale e l’ammontare del contributo riconosciuto. L’Agenzia verificherà l’ammissibilità al beneficio nel limite delle risorse stanziate (15milioni di euro, che al massimo dello sconto significa la possibilità di accontentare 15mila ragazzi). Le somme sono assegnate in ordine cronologico.