Marco Patuano non è più l’amministratore delegato di Telecom Italia. Le sue dimissioni, attese, sono ora ufficiali. In questo periodo, il settore telecomunicazioni insieme a quello delle televisioni sta accendendo Piazza Affari, sulla falsa riga dei piani per la nascita della media company che riunirebbe la stessa Telecom Italia e Mediaset, sotto l’egidia di Vivendi.
Un progetto sul quale è intervenuto il numero uno del Biscione, Silvio Berlusconi, che ha dichiarato: “Con Bollorè e Vivendi sono possibili forme di collaborazioni” per Mediaset, in quanto l’interesse francese non è per la società ma per i contenuti televisivi del gruppo. Il capo di Forza Italia ha poi aggiunto: “Non sono molto informato perché di tutto si occupano mio figlio Pier Silvio e Fedele Confalonieri”.
Come stanno le cose? Le tv di Mediaset potrebbero finire sotto le insegne francesi attraverso uno scambio azionario tra Vivendi (società del finanziere bretone Vincent Bolloré) e il Biscione: da un lato l’intesa prevederà la gestione da parte di Canal Plus di Mediaset Premium, dall’altro si studiano delle co-produzioni di contenuti per arricchire i palinsesti della nascente tv in streaming che dovrebbe essere alternativa a Netflix.
Nella partita dovrebbe dunque rientrare anche Telecom, che vede proprio Vivendi come primo azionista poco sotto il 25%, attraverso la rete su cui veicolare i contenuti in streaming, ma anche per le torri del segnale televisivo. L’ad uscente Patuano avrebbe preferito venderle alla cordata Cellnex-F2i, mentre i francesi spingono per la cessione a Ei Tower, lo spin off del gruppo Mediaset: un’operazione che accelerebbe la nascita della media company. Patuano si sarebbe dunque trovato isolato all’interno del board e – di fatto – costretto a gettare la spugna. Non è un caso che il manager, dopo aver presentato le dimissioni, sia stato convocato in Consob: mercoledì dovrebbe fare chiarezza sulla cessione in corso della quota di Inwit e sulle vicende che hanno portato alla sua uscita dal gruppo.