L”intesa è stata trovata. Parte ufficialmente l’alleanza industriale e azionaria fra Mediaset e i francesi di Vivendi, il gruppo media guidato dal finanziere Vincent Bolloré che rappresenta anche il primo azionista di Telecom Italia, a un passo dal 25% della società di telecomunicazioni.
Il board di amministrazione del Biscione, convocato nel pomeriggio per ufficializzare lo scambio azionario di un pacchetto del 3,5% del capitale con Vivendi, ha dato il via libera all’intesa che prevede una collaborazione che spazia dalla pay tv alla produzione in comune di contenuti proprietari. Il tutto in una giornata trionfale in Borsa per la società di Cologno Monzese, vissuta proprio sull’attesa dell’annuncio.
In una nota, le due società hanno esplicitato di aver raggiunto un accordo “strategico industriale” che include la vendita della quota del Biscione nella pay-tv Mediaset Premium (l’89% della pay-tv, mentre il restante 11% è stato acquistato dagli spagnoli di Telefonica per 100 milioni, ma questi ultimi usciranno dalla piattaforma), in rosso e a questo punto destinata fuori dal perimetro del gruppo berlusconiano.
A nome della famiglia ha parlato il vicepresidente e ad di Mediaset, Pier Silvio Berlusconi: “Se mi chiedete se questo sia il primo passo per il disimpegno della famiglia Berlusconi nel settore dei media la risposta è assolutamente no e lo dico con convinzione assoluta”, ha sottolineato salvo poi citare investimenti che riguardano sì i media, ma non la tv: “La volontà è di investire e spingere, prova ne sono gli investimenti in radio, Libri e Banzai. E’ un primo passo per un’apertura europea forte”. A differenza delle indicazioni della vigilia, al momento Berlusconi non entrerà nel cda francese: “Parliamo di due società quotate con consigli in carica. Ad oggi il mio ingresso nel cda di Vivendi non è previsto, ma se il contributo di uomini di Vivendi in Mediaset e di noi in Vivendi, verrà giudicato importante non è escluso che avvenga in futuro”.