Una vera e propria svolta, che permette finalmente alla Banca Popolare di Bari di guardare con maggiore fiducia al futuro e fare tutto il possibile per riallinearsi con tempistiche piuttosto brevi alle altre ex cooperative che hanno già messo in atto la riforma di trasformazione in Spa.
La Banca Popolare di Bari, al termine del 2014 in cui aveva terminato tra l’altro anche l’acquisto della Tercas, aveva provveduto alla sospensione di tutto il procedimento di trasformazione in spa, aspettando proprio questa decisione della Consulta. Ora è arrivata e i vertici dell’istituto barese possono sorridere. Il periodo di incertezza, d’ora in poi, sarà semplicemente un lontano ricordo. Adesso è arrivato il momento di riallinearsi con i principali obiettivi.
Una situazione che pesa fin dal dicembre 2016: tutte le varie decisioni di importanza strategica per la Popolare di Bari in questo periodo sono state chiaramente influenzate in modo notevole da questa situazione di incertezza. Un problema che si è riflesso fin da subito anche sugli stakeholders, che hanno manifestato più di una volta la propria preoccupazione in merito all’esito del pronunciamento.
Il comunicato che è stato diffuso da parte della Banca Popolare mette in evidenza come il pronunciamento della Suprema Corte ha sbloccato una situazione che stava condizionando tutti piani dell’istituto. Finalmente, la conferma del rispetto della Costituzione da parte della normativa di riforma permette alla Popolare di Bari di mettere in atto i primi adempimenti dal punto di vista pratico. Il processo che porterà l’istituto pugliese a riallinearsi alle altre ex cooperative che hanno già ultimato la trasformazione in spa partirà a breve. D’ora in avanti, però, sarà certamente maggiore la serenità che caratterizzerà l’intero procedimento, che porterà indubbiamente a perseguire anche obiettivi di crescita più vasti. E soprattutto permetterà di rendere più stretto anche il legame con quei territori in cui la banca è storicamente presente.