Prima potenziale svolta per il vaccino AstraZeneca. La Danimarca mercoledì diventerà il primo Paese a cessare completamente la somministrazione del vaccino COVID-19 di AstraZeneca a causa del suo possibile collegamento a casi molto rari di coaguli di sangue, secondo quanto riportato da diversi media danesi mercoledì, citando fonti anonime. La decisione, che darebbe indubbiamente un duro colpo al programma di vaccinazione della Danimarca, potrebbe ritardare la diffusine del vaccino nel paese fino a quattro settimane, sulla base delle precedenti dichiarazioni degli organismi sanitari.
Cosa succede con il vaccino AstraZeneca
Le autorità sanitarie danesi terranno un briefing con i media alle 12, in cui dovrebbero annunciare la decisione di interrompere l’uso del vaccino e presentare una nuova tempistica per il programma di vaccinazione del paese.
L’organismo di vigilanza sui farmaci dell’Unione Europea ha detto la scorsa settimana di aver trovato un possibile legame tra il vaccino e casi molto rari di coaguli di sangue, ma ha detto che il rischio di morire per COVID-19 era “molto maggiore” del rischio di mortalità per rari effetti collaterali.
Il regolatore, tuttavia, ha lasciato che i singoli Stati effettuassero le proprie valutazioni del rischio e decidessero come somministrare il vaccino in base alle condizioni locali che variano ampiamente nel blocco. Un’ondata di Paesi in tutto il mondo, tra cui Francia e Germania, ha ripreso a somministrare l’iniezione ad alcuni gruppi di età, principalmente quelli sopra i 50 o 60 anni.
La Danimarca, un Paese di 5,8 milioni di persone, sta riaprendo scuole, ristoranti, centri commerciali e attività culturali, dopo che il tasso di contagio giornaliero è sceso a 500-600 dalle diverse migliaia di dicembre.
Il mese scorso, il direttore dell’Autorità sanitaria danese Soren Brostrom, ha dichiarato che la Danimarca “segue un principio di precauzione” per quanto riguarda il vaccino AstraZeneca. È stato il primo paese a sospendere inizialmente tutto l’uso del vaccino a marzo per motivi di sicurezza e ha anche messo in pausa il vaccino di Johnson & Johnson in attesa di ulteriori indagini su un possibile collegamento a rari casi di coaguli di sangue.
Quasi un milione di danesi ha ricevuto i primi colpi, il 77% con il vaccino Pfizer-BioNTech, il 7,8% con l’iniezione di Moderna e il 15,3% con quello di AstraZeneca, prima che fosse sospeso. Resta da capire se queste indiscrezioni sul vaccino AstraZeneca diventeranno ufficiali e, soprattutto, come si comporteranno gli altri Paesi dopo i segnali particolarmente significativi degli ultimi giorni in Europa. Discorso che vale in primis per l’Italia.