I Paesi dell’UE devono iniziare a fare i conti, in termini economici, per quanto concerne la terza dose del vaccino Pfizer. Le persone che sono state completamente inoculate contro il coronavirus con i vaccini Pfizer-BioNTech o Moderna potrebbero aver bisogno di un richiamo entro un anno per mantenere l’immunità contro il Covid. Questo, almeno, quanto affermato dal dott. Peter Marks, direttore del Center for Biologics Evaluation and Research della FDA.
Cosa sappiamo sulla terza dose del vaccino Pfizer
Le indiscrezioni risalgono a poco meno di una settimana. Martedì, infatti, hanno preso piede i nuovi rumors sul vaccino Pfizer, anche se altri esperti dicono che un richiamo potrebbe essere necessario non appena sei mesi dopo. Il mese scorso, il CEO di BioNTech Ugur Sahin ha affermato che occorrono circa otto mesi dopo il secondo vaccino affinché il corpo mostri un calo delle risposte anticorpali del coronavirus, che sarebbe il momento ideale per “una spinta”.
Il CEO di Johnson & Johnson, Alex Gorsky, ha dichiarato a febbraio che le persone potrebbero dover prepararsi a ricevere un vaccino contro il coronavirus annuale per combattere nuove mutazioni, simili a un vaccino antinfluenzale annuale.
Altri esperti dicono che è troppo presto per dire se il grande pubblico avrà bisogno di terze dosi: l’ex direttore del CDC Dr. Tom Frieden ha detto a Reuters la scorsa settimana che “è completamente inappropriato” dire che i booster annuali si riveleranno probabilmente necessari per tutti, perché “non ne abbiamo idea qual è la probabilità che ciò accada”.
La decisione finale su se e quando somministrare i colpi di richiamo “sarà presa meglio da esperti di salute pubblica, piuttosto che da amministratori delegati di un’azienda che potrebbe trarne vantaggio finanziario”. Questo quanto detto a Reuters dalla dott.ssa Monica Gandhi, specialista in malattie infettive presso l’Università della California, San Francisco. Insomma, anche dal punto di vista economico queste valutazioni fanno tutta la differenza del mondo. Non saranno i colossi che operano in ambito farmaceutico a dettare le linee guida per le persone.
Aspetti che condizioneranno anche la produzione del vaccino Pfizer. Il dottor Anthony Fauci, il principale funzionario delle malattie infettive della nazione, ha detto che il mese scorso gli esperti avranno un’idea migliore della necessità di una terza dose entro la fine dell’estate o all’inizio dell’autunno in base al numero di infezioni legate alle varianti del Covid di cui tanto si parla in questo periodo, o alle persone vaccinate che finiranno con il contrarre ancora il coronavirus.