Secondo quanto riferito, altri minatori cinesi di bitcoin stanno spostando le operazioni negli Stati Uniti dopo che Pechino ha intensificato la repressione contro le criptovalute. La società di logistica con sede a Guangzhou Fenhua International stava trasferendo macchine per l’estrazione di bitcoin nel Maryland, secondo un post sui social media di «CNBC», con un peso totale di circa 3.000 chilogrammi.
Gli ultimi risvolti sui bitcoin
Si stima che questo sia pari a un piccolo lotto di 200 unità minerarie. Questo segna l’ultimo esodo minerario dopo che il governo cinese ha intensificato la repressione delle criptovalute con altre aziende, come la mining pool BTC.TOP, secondo quanto riferito, che sta pianificando di spostare le operazioni in Nord America.
Chiusura delle miniere, poi, da non sottovalutare. L’ultima mossa di Pechino sulle criptovalute ha incluso un incontro tra la banca centrale e vari colossi finanziari che ha successivamente portato a un nuovo annuncio e alle relative iniziative lanciate dagli operatori del settore.
Separatamente, la città di Ya’an si sarebbe anche impegnata a sradicare tutte le operazioni di estrazione di bitcoin ed etere. Secondo Compass Mining Chief Business Officer Thomas Heller in un «CoinDesk» rapporto, ci sono circa 526.000 ‘macchine S19′ – un tipo di dispositivo di estrazione mineraria crypto – del peso di 80.000 tonnellate sono state spente in Cina.
I prezzi dei bitcoin sono crollati dai massimi euforici del 2021 e alcuni sulla strada pensano che stia pesando sulle azioni di Tesla visto che è entrata nel mercato per la criptovaluta a febbraio: “Tutto ciò è stato un po’ una distrazione date le dimensioni della società [Tesla]. Quindi non dovrebbe avere un impatto eccessivo, ma ci sono molte novità con la società – immagino che sia creando sicuramente una certa volatilità”, ha dichiarato l’analista di auto e mobilità Wells Fargo Colin Langan su Yahoo Finance Live.
Difficile sostenere l’ipotesi. Le azioni di Tesla sono crollate del 27% da quando la casa automobilistica ha rivelato l’8 febbraio di aver acquistato $ 1,5 miliardi in bitcoin da tenere nel suo bilancio.
I prezzi dei bitcoin sono stati svenduti del 16% a $ 32.000, tornando all’annuncio di Tesla. Dai massimi record di oltre $ 63.000 raggiunti a metà aprile (in parte alimentati dall’appetito di bitcoin di Tesla), il bitcoin ha perso quasi il 50% mentre i regolatori cinesi reprimono l’attività mineraria nel paese. Neanche i tweet negativi sull’impatto ambientale del mining di bitcoin del CEO di Tesla, Elon Musk, hanno aiutato i prezzi dei bitcoin. Staremo a vedere quale sarà l’evoluzione di questo mercato a breve.