Le opzioni binarie sono gli strumenti d’investimento privilegiati da molti risparmiatori che vogliono monetizzare in modo facile i risparmi. Qualcuno li ha già messi in guardia dal fatto che il rendimento più alto è fornito dalle opzioni binarie più rischiose.
Moralismi a parte, è vero che chi investe in opzioni deve fare assolutamente attenzione ai trend definiti da particolari azioni o comportamenti del mercato. Per questo è fondamentale restare informati e conoscere approfonditamente il linguaggio economico.
Oggi per esempio, vogliamo introdurre un termine molto usato in finanza, nel settore ForEx: il Pip. Un acronimo che sta per Price Interest Point e simboleggia la più piccola unità d’incremento di prezzo in una valuta.
L’esempio più facile per capire di cosa parliamo e quello fatto con la coppia EUR/USD che misura appunto il rapporto tra la moneta unica del Vecchio Continente e il dollaro americano. Se questo rapporto è dato a 1,4000 all’inizio della giornata e chiude il periodo di contrattazioni al 1,4005, vuol dire che c’è stato un incremento di 5 Pip.
Che vuol dire in soldi? Non è così facile dirlo visto che il Pip può essere fisso o variabile. In generale, per le valute che sono quotate in dollari, il valore del Pip è fisso ed è di 10 dollari per i lotti standard, oppure di 1 dollaro per i mini-lotti oppure ancora 0,10 dollari per i mini-lotti.