Ci sono ancora molti nodi da sciogliere per quanto riguarda la storia dell’assegno unico. Una misura accolta con entusiasmo da tutti gli italiani, in quanto consente di ricevere un supporto mensile per i propri figli a prescindere dal reddito. Chiaro che le fasce più alte percepiscano la quota minima, in questo caso pari a 50 euro al mese, ma è altrettanto chiaro che ci siano non poche lamentele per i ritardi accumulati da INPS in questa fase, con tante domande che risultano ancora ferme in istruttoria.
Cosa sappiamo sulle domande per assegno unico ancora in istruttoria a fine aprile
Per alcuni, i tempi di attesa arrivano addirittura a tre mesi, visto che le prime richieste per ricevere l’assegno unico sono state caricate nella propria area utente addirittura durante il mese di gennaio. A tal proposito, di recente abbiamo avuto modo di raccogliere un feedback fornito proprio dall’assistenza di INPS sui social, tramite il quale possiamo fare finalmente il punto della situazione per il pubblico. Il tutto, sperando che la situazione si possa sbloccare nel più breve tempo possibile:
“Sono state pagate tutte le richieste processabili in automatico. Mentre sono rimaste bloccate quelle con anomalie. Le domande che ancora non hanno ricevuto risposta infatti necessitano di ulteriori controlli e la Direzione centrale ci ha comunicato che riceveranno risposta definitiva nei prossimi giorni. Consigliamo di verificare che l’iban inserito sia correttamente intestato o cointestato al richiedente e al suo codice fiscale e che non sia stato modificato dalla banca senza dare comunicazione. Ricordiamo che se nel nucleo familiare del figlio è presente un percettore di RdC, le verifiche necessiteranno di maggiore tempo. Per queste ultime casistiche seguirà comunque un messaggio“.
Insomma, alla solita risposta che viene fornita da diverse settimane a questa parte da INPS per tutti coloro che attendono un segnale sull’assegno unico, occorre aggiungere anche qualche nota a margine. Per la prima volta, infatti, INPS non si limita a dire che tutte le richieste saranno processate a breve, invitando tutti a controllare il codice IBAN inserito al momento della richiesta (senza dimenticare la storia di chi percepisce già il reddito di cittadinanza), ma si aggiunge anche l’ipotesi della vera e propria anomalia.
Vi faremo sapere appena ci saranno ulteriori indicazioni per quanto riguarda l’assegno unico, soprattutto in relazione a chi vede la propria domanda ancora in istruttoria a distanza di mesi dal suo caricamento effettivo qui nel nostro Paese sul sito di INPS.