La rivendita dei biglietti di un evento è ormai un elemento da prendere in considerazione quando si parla di economia in Italia, con il fenomeno del bagarinaggio in questi giorni solo in parte contrastato dalla fansale Coldplay. Uno degli eventi più attesi del 2024, infatti, richiede un’analisi approfondita per chi intende vendere o acquistare privatamente i ticket per le tappe di Roma della nota band. In questo modo tutti potranno muoversi in piena consapevolezza, come è giusto che sia.
La fansale Coldplay non fa recuperare tutta la cifra spesa inizialmente dal venditore
Sostanzialmente, se questo strumento risulta legale ed “etico”, come evidenziato altrove ci sono altri elementi che è corretto prendere da subito in esame. A tal proposito, un utente ha chiarito la posizione di chi vende non solo nella fansale Coldplay, ma anche per qualsiasi altro evento collegato alla piattaforma in questione, visto che nessun venditore avrà modo di recuperare al 100% la somma spesa al momento dell’acquisto originario:
“Perché vendiamo poco nella fansale Coldplay? Rispondo io da probabile venditore al prezzo originario, perché non ci viene rimborsata la commissione, presale e costo cambio nominativo. I siti fanno riferimento al fatto che il prezzo debba essere obbligatoriamente quello scritto sul biglietto e lì non contano commissioni e cambio nominativo, quindi si che ci perdi
In pratica, ci perdi commissioni di TicketOne (non la prevendita, proprio le commissioni di servizio) e spedizione, nel caso tu ti sia fatto mandare il biglietto fisico. Io tempo fa ho rivenduto dei biglietti su Ticketmaster perché li avevo acquistato lì e non mi sono state rimborsate le commissioni oltre al costo che si tengono per l’operazione di rivendita. Certamente, in caso di necessità, è più semplice e sicuro rivendere attraverso i circuiti ufficiali però confermo che il venditore non recupera tutto. Commissioni del sito e spedizione non le recuperi MAI, perché giustamente i siti di vendita quello che hanno guadagnato mica te lo ridanno. Ti ridanno solo il valore del bene, ossia costo totale del biglietto (costo + prevendita)“.
In sostanza, se da un lato la fansale Coldplay, come quella per qualsiasi altro artista apprezzato in Italia, rappresenti indubbiamente una buona alternativa per contrastare il fenomeno del bagarinaggio (non a caso, qualcuno sta già rivendendo i ticket per gli eventi di Roma al triplo, rispetto al prezzo originario), al contempo è giusto sapere in anticipo che non faccia recuperare tutta la cifra spesa inizialmente dal venditore.