I due fondi della Comunità Europea sono stati declassati da Moody’s. L’agenzia di rating ha tolto la tripla A, il voto più alto, all’ESm, il fondo di stabilità europea, abbassandolo a AA1 con outlook negativo, stessa cosa per l’Efsf, il “Fondo europeo di stabilità finanziaria”.
Nella nota dell’agenzia Moody’ in cui è stato comunicato il downgrade, si legge che la motivazione principale della decisione è stato il precedente declassamento della Francia (anche lei passata da una tripla A ad una AA1 con outlook negativo), in quanto il paese contribuisce al Fondo europeo di stabilità finanziaria per il 20,39% del capitale.
Una decisione che ha lasciato perplessi diversi analisti e lo stesso Klaus Regling, direttore del fondo, ma Moody’s aveva già avvertito, nella nota del 19 novembre sul downgrading della Francia, che il rischio di un effetto Parigi poteva essere molto alto.
Moody’s spiega che questo declassamento è dovuto alle meno garanzie che gli stati possono dare nel rispetto dei meccanismi di stabilità. Il downgrading, inoltre, potrebbe non fermarsi alla Francia, ma colpire anche tutti gli altri stati che contribuiscono al finanziamento dell’Esm e dell’Efsf.
Ci sono dei rischi inevitabilmente legati all’evoluzione della crisi dei debiti sovrani nel Vecchio Continente. E come risultato di questi rischi il rating dei due fondi salva-Stati non può che essere allineato a quello dei loro principali contributori. Con l’outlook negativo che riguarda anche la Germania, l’Olanda e la stessa Francia.