Ci saranno nuove manovre economiche anche nel corso del 2015. Anzi, ad essere veramente precisi, le future manovre che attendono gli italiani saranno di durata biennale, dal 2015 al 2017. Lo ha confermato il Ministro dell’Economia Vittorio Grilli nel corso della giornata dell’altro ieri, davanti alle Commissioni di Camera e Senato, durante l’audizione per il Def, il Documento economico e finanziario che riassume tutti i provvedimenti che sono in via di attuazione o saranno attuati in futuro.
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Più nello specifico, per raggiungere il pareggio di bilancio richiesto da Bruxelles e dall’Europa nei prossimi anni, le misure previste saranno dello 0,6% in termini cumulati: non si tratterà dunque di un vero intervento strutturale ma di un necessario aggiustamento dei conti, in mancanza del quale i cittadini italiani potrebbero perdere le normali prestazioni sociali a cui sono abituati.
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Un intervento di ordinaria manutenzione, dunque, secondo il Ministro Grilli, che forse potrebbe pure diventare superfluo sotto la luce di una nuova credibilità assunta dall’Italia a livello internazionale e di riforme economiche credibili. Le riforme, infatti, sono lo strumento per riattivare la crescita nel Paese.