Quando si decide di investire un patrimonio è necessario, prima di procedere alle contrattazioni vere e proprie, capire quale sia la sua migliore allocazione possibile in base al profilo dell’investitore. In questa decisione entrano in gioco diverse variabili, come il reddito e le spese che l’investitore è chiamato a sostenere.
Un’altra variabile fondamentale per la scelta dell’allocazione del patrimonio è la propensione al rischio dell’investitore, ossia la sua capacità di tolleranza delle fluttuazioni del valore del patrimonio. Pur essendo una variabile importantissima, la propensione al rischio è molto difficile da definire con precisione, soprattutto per il fatto che gli strumenti a disposizione per il suo calcolo sono aleatori e basati su situazioni ipotetiche.
A questa difficoltà iniziale si aggiunge anche il fatto che l’individuo che vuole investire potrebbe non dare delle informazioni precise e veritiere e la sua propensione attuale potrebbe cambiare nel corso del tempo.
Per questo motivo, prima di procedere alla scelta dell’allocazione finanziaria del proprio patrimonio è necessario essere consapevoli con la maggiore precisione possibile delle conseguenze di ogni allocazione finanziaria sul patrimonio futuro, tenendo conto delle entrate e delle spese. Solo un’attenta pianificazione finanziaria, basata su calcoli specifici delle entrate e delle uscite, è in grado di orientare in maniera precisa la scelta di portafoglio.