Il mercato valutario, molto sensibile agli appuntamenti nell’agenda economica e finanziaria di un paese, sarà condizionato oggi da una serie di pubblicazioni relative al settore americano e canadese. Vediamo quindi cosa potrà incidere sulle quotazioni dei rispettivi dollari.
Abbiamo già considerato i market mover corrispondenti alle quotazioni del dollaro australiano, della sterlina e dell’euro, adesso diamo uno sguardo dall’altra parte dell’Oceano. Abbiamo considerato anche l’importanza della politica sull’andamento valutario e finanziario, prendendo in esame le reazioni italiane al possibile abbandono di Monti oppure la reazione al piano di austerity irlandese.
Per quanto riguarda il dollaro americano, saranno molto importanti i dati sul mercato del lavoro, visto che saranno dati alle stampe i riferimenti sul tasso di disoccupazione. Per il mese di novembre si prevede che il numero delle persone che hanno trovato un impiego che non sia nel settore agricolo o governativo, sia in calo, visto che ad ottobre era di 171 mila unità ed ora arriva soltanto a quota 90 mila. Stabile invece il tasso di disoccupazione inchiodato al 7,9%. Sul dollaro americano potrebbe incidere anche la pubblicazione del sentiment dei consumatori a cura dell’università del Michigan.
Il dollaro canadese potrebbe essere regolato oggi dai dati sul mercato del lavoro, sembra infatti che a novembre circa 9300 persone in più abbiano trovato lavoro mentre il tasso di disoccupazione non dovrebbe riportare altre variazioni.