Il discorso di Draghi è molto importante per chi investe in opzioni binarie ed ha bisogno di indicazioni per gli investimenti di medio termine. Dopo un’esame della condizioni economica e finanziaria dell’UE, infatti, si cerca di capire che anno sarà il 2013, quando di potrà parlare di crescita e quando di ripresa e qui è chiamato in causa il 2014.
Abbiamo analizzato già tutti gli aspetti menzionati, adesso, perciò arricchiamo la nostra analisi con le prospettive inflazionistiche dell’Eurozona e con una disamina della cosiddetta minaccia americana.
Inflazione. Le stime sull’inflazione sono state riviste al ribasso. Il punto di partenza sono le stime rilasciate dall’Eurostat riguardo l’indice armonizzato dei prezzi al consumo. La fotografia che si ha è quella di un’Europa in cui il tasso d’inflazione è sceso al 2,2% a novembre 2012, dal precedente 2,5% di ottobre, e dal 2,6% dei mesi precedenti. Il tasso d’inflazione dovrebbe legarsi intimamente al prezzo del petrolio e quindi subire un’ulteriore flessione per il 2013 scendendo sotto la soglia del 2 per cento. Sarà determinante la politica monetaria dell’UE.
La minaccia americana. Siamo lontani dalla considerazione di uno scenario bellico ma è pur vero che gli investimenti nel Vecchio Continente e la fiducia dei consumatori potrebbero subire un peggioramento osservando l’incertezza che caratterizza l’economia americana alle prese con questioni fiscali prima e geopolitiche poi.