Quasi 27 anni al timone di una squadra. Un record, soprattutto di questi tempi. Sir Alex Ferguson dalla prossima stagione non sarà più il manager del Manchester United, pluridecorata squadra di calcio della Premier League inglese. Lascia dopo quasi tre decenni e lo fa dopo aver vinto tutto.
Un annuncio, il suo, che ha fatto piangere molti tifosi ma che in qualche modo ha smosso la situazione finanziaria del club. Un club che negli ultimi anni ha vissuto diverse situazioni, non tutte piacevoli, dal punto di vista finanziario. Ci sono stati momenti bui ma anche momenti di gloria. Tutto dipende, come sempre, dai risultati e dal contesto. Tempo fa, in vista della quotazione in borsa dei Red Devils, lo stesso Ferguson aveva detto: “Dipendiamo strettamente dall’abilità del nostro management, dallo staff di allenatori e dai nostri giocatori. Qualsiasi successore del nostro manager potrebbe non essere tanto vittorioso quanto quello attuale”.
Ora queste parole sono tornate alla mente degli investitori. Dopo l’annuncio del suo addio da parte di Ferguson, inizialmente il club in borsa ha perso alcuni punti percentuali, per poi risalire rapidamente la china.
Vale la pena soffermarsi sulla situazione finanziaria del club, di proprietà della famiglia Glazer.
Dalla scorsa estate, i Glazer hanno messo sul mercato una piccolissima quota pari al 10%, ma sono riusciti a raccogliere 230 milioni di dollari quasi e a diminuire l’indebitamento a 330 milioni di sterline. Stando agli ultimi aggiornamenti da parte degli specialisti sul titolo, nelle persone economiche di Deutsche Bank e Jefferies, ci sono raccomandazioni d’acquisto sul Manchester. I prezzi obiettivo sono di 21 e 23 dollari.