I contanti, anche per effetto della manovra Salva Italia predisposta dal Governo Monti, tenderanno ad essere utilizzati sempre di meno. La contropartita è la necessità, per tutti, di avere un conto corrente attraverso il quale gestire e amministrare entrate e uscite. Ma il conto corrente ha un costo, che può anche essere molto elevato. Il costo del conto corrente è di circa 200 euro all’anno (la cifra può variare in base alla banca in cui questo viene aperto, all’utilizzo che ne viene fatto e ai costi specifici di ogni operazione) al quale vanno aggiunti 34,20 euro di imposta di bollo (da pagare solo per i conti che superano i 5000 mila euro di giacenza). Si tratta di un costo molto elevato soprattutto se messo in relazione con il rendimento del conto corrente che, secondo le ultime stime, si aggira intorno allo 0,07 % delle somme depositate.
Oltre a questo vanno presi in considerazione anche gli interessi passivi, quelli che scattano nel momento in cui si va in rosso e non si dispone di un fido che sono intorno al 14,6%.
Dati i costi è importante quindi cercare di risparmiare sul conto corrente. Per farlo, in primis, è necessario capire quali sono le operazioni che si prevede di fare più spesso e negoziare con la banca costi inferiori e tassi più convenienti. In secondo luogo si deve scegliere un conto corrente che si adatti al proprio profilo di correntista e scegliere un conto che permette di fare operazioni on line, attraverso le quali si può risparmiare fino al 33% rispetto alle operazioni allo sportello.
Ottimo articolo, molto utile!