Il Ministro dell’Economia e delle Finanze Vittorio Grilli ha aggiornato la Camera sugli sviluppi delle trattative tra Italia e Svizzera per quanto riguarda gli accordi fiscali che dovrebbero permettere all’Italia di tassare i capitali che i cittadini portano nelle banche elvetiche.
Sono ormai mesi che le trattative vanno avanti, ma
I tavoli di lavoro tra i due governi sono ancora aperti, ma ancora non c’è una conclusione. C’è un interesse reciproco, ma ribadisco il no a una soluzione a tutti i costi: ciascuno ha i suoi princìpi di trasparenza e sulla reciprocità delle informazioni. Sono cose su cui stiamo lavorando.
Qualche tempo fa sembrava che l’accordo fosse davvero alle porte, ma poi una brusca frenata, dovuta anche alle parole del presidente del consiglio Mario Monti che ribadiva l’esistenza di alcuni ostacoli nelle trattative, come successo anche per la Germania, che ha bloccato le trattative fono a che non si chiarirà la questione dell’anonimato dei correntisti.
Nel suo intervento, infatti, Grilli ribadisce
Lo schema di Rubik (questo il nome che è stato dato all’accordo proposto dalla Svizzera) ha bisogno di qualche piccola revisione, visto che anche la Germania ha avuto qualche ripensamento.