Italo non ci sta e chiama l’Antitrust. Nei giorni scorsi Ferrovie dello Stato ha dichiarato che la società per il quinto anno consecutivo ha fatto registrare utili per 380 milioni di euro. Ma, secondo Ntv (società che rappresenta Italo) sulle tratte ad alta velocità Ferrovie avrebbe fatto attività di Dumping: “Quanto al cosiddetto dumping, ovvero al ribasso eccessivo dei prezzi da parte dell’ex monopolista per stroncare sul nascere la concorrenza noi pensiamo che ci sia, in forma molto grave. Sarà comunque l’Antitrust, cui ci siamo rivolti con una specifica segnalazione, a dire come stanno effettivamente le cose”.
Un attacco ben preciso, che Ntv motiva dicendo che i prezzi adottati da Trenitalia sulle linee tradizionali sono molto più elevati rispetto a quelli sulle linee ad alta velocità.
Una situazione, questa, cambiata rispetto a quando Italo non esisteva. L’arrivo della concorrenza, dunque, avrebbe indotto Trenitalia ad abbassare i prezzi sulle tratte suddette, alzando quelli sui vecchi treni Intercity.
Una sorta di azione da “Robin Hood al contrario“.
Così, al giorno d’oggi, chi viaggia su Intercity paga di più e paga per coloro che viaggiano molto più comodamente sui Freccia d’Argento.
Naturalmente, adesso, toccherà all’Antitrust decidere se il Dumping è avvenuto oppure no.