Partendo dal presupposto che il rendimento futuro delle azioni, come quello di tutte le attività finanziarie, si determina come valore attuale netto del flusso di pagamenti futuri che garantisce, questi titoli mettono in campo il problema del rischio in modo più evidente rispetto ad altre tipologie di prodotto finanziario.
Infatti, a differenza, ad esempio, dei bond, chi emette un’azione non si assume alcuna responsabilità nei confronti di chi la acquista, se non quello di renderlo parte dei profitti aziendali. Per questo motivo, nel calcolo del rendimento di un titolo azionario è necessario prendere in considerazione diversi parametri.
Innanzitutto è necessario tenere conto del prezzo di acquisto di un’azione che viene calcolato in base a:
– performance attuali dell’impresa;
– aspettative sulle performance future;
– le prospettive di crescita del settore;
– le prospettive di crescita dell’economia nazionale.
Una volta stabilita la convenienza del prezzo del titolo, si può valutare quella del suo rendimento futuro che, oltre a dipendere dalle stesse variabili di determinazione del prezzo, dipende dal confronto con gli altri titoli azionari presenti nel mercato e dalle performance passate del titolo stesso.
In economia per la definizione del rendimento di un titolo azionario si ricorre a due tipologie di analisi:
– analisi fondamentale che determina il valore del titolo in base alle caratteristiche e alle attività dell’ente che lo emette;
– analisi tecnica che determina il rendimento futuro del titolo in base al sui andamento storico.