Il problema dei giovani italiani è uno: la disoccupazione. Un male endemico che colpisce la fascia di età più produttiva e che li porta ad essere scoraggiati nei confronti del futuro e a cercare soluzioni alternative, prima di tutte l’espatrio verso mete maggiormente promettenti.
Oltre alla disoccupazione, poi, i giovani sono costretti a fare i conti con il precariato, con aziende che assumono con contratti a termine o che propongono stage e tirocini con condizioni davvero umilianti, con stipendi bassissimi e senza nessun diritto e garanzia.
I giovani non ci stanno più, almeno quelli della CGIL, che hanno preparato una giornata di mobilitazione per il 29 maggio, poco prima che le Regioni saranno chiamate a rivedere la regolamentazione di stage e tirocini.
Cosa chiedono i giovani per migliorare l’attuale situazione degli stage?
Queste proposte della Confederazione Generale Italiana del Lavoro:
1. Lo stage deve essere un percorso di formazione individuale e una opportunità di inserimento, che deve essere agevolata dallo Stato con opportuni incentivi per chi assume stagisti e tirocinanti.
2. Gli stage e i tirocini devono garantire una retribuzione di almeno 400 euro al mese.
3. Si può essere assunti come stagisti non oltre il 12 mese dal conseguimento del titolo di studio.
4. Lo stage deve avere una durata massima di sei mesi.
5. Le mansioni date a stagisti e tirocinanti devono avere un reale valore formativo.
6. Le aziende che assumono stagisti devono avere una giusta proporzione di personale a tempo indeterminato e tirocinanti e non presentare situazioni occupazionali difficili (licenziamenti collettivi, cassa integrazione ecc.)
7. Alle aziende che non pagano o che non rispettano i termini del contratto di stage devono essere passibili di multa.