La fusione tra Fiat e Chrysler, ormai, è il grande tormentone del mercato finanziario ma adesso sembra di essere arrivati davvero agli sgoccioli. La scadenza per la fusione di queste realtà industriali, infatti, è stata procrastinata al massimo fino all’estate, sempre che riesca il coinvolgimento delle banche necessarie a concludere l’operazione a livello finanziario.
Poi, entro la fine dell’anno, ci dovrà essere il completamento della fusione anche dal punto di vista amministrativo. Insomma, il futuro di Chrysler e Fiat è unico. Adesso la parola sull’operazione spetta al Ministro dello sviluppo economico che ha già dichiarato di voler approfondire che impatto ha questa operazione sull’Italia.
►Fiat-Chrysler, un affaire da venti miliardi di dollari
La Fiat ha gli obiettivi chiari, nel senso che punta a scalare Chrysler fino al 100 per cento ma per farlo ha bisogno delle banche e in particolare di un finanziamento di 10 miliardi di dollari. Dove sono questi soldi? Secondo gli analisti di Bloomberg, potrebbero presto entrare in campo la Bank of America, la Deutsche Bank e poi anche BNP Paribas e Goldman Sachs. Con questi aiuti la Fiat dovrebbe riuscire a rilevare il 41,5 per cento della Chrysler.
►Fiat Industrial emigra in Regno Unito per pagare meno tasse
I 10 miliardi menzionati servono in parte per finanziare l’acquisto di questa quota Chrysler da parte della Fiat, circa 4 miliardi, il resto serve poi per assottigliare il debito in scadenza.