L’ottimismo di una popolazione è alla base delle scelte di consumo visto che spendere è comunque una forma d’investimento. Chi spende in Italia ha fiducia nel miglioramento della situazione del paese. In questo momento, però, le statistiche parlano di un nuovo calo dell’ottimismo degli italiani che nel 33 per cento dei casi hanno deciso di ridurre gli investimenti nel nostro paese.
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Secondo la statistica ufficiale il 28 per cento degli italiani è più ottimista dell’anno scorso riguardo l’andamento della borsa e quello dei mercati finanziari. Non siamo il popolo “messo peggio” in Europa, visto che nel Vecchio Continente i più pessimisti in assoluto sono i portoghesi. Non siamo però nemmeno al livello degli svedesi che possiamo definitivamente considerare fiduciosi.
Quello che in Italia fa la differenza è la situazione politica e in parte anche la pressione fiscale. Nonostante si sia stabilizzata la guida del governo con il duo Letta-Alfano, non è ancora chiaro se le manovre stabilite dal governo saranno risolutive dello scenario di crisi che attanaglia il nostro paese.
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In più dobbiamo considerare il nuovo peso delle imposte. Per la sospensione dell’IMU e il rinvio dell’aumento dell’IVA di un punto percentuale, infatti, il governo è stato costretto ad inserire delle mini tasse, soprattutto sulle sigarette elettroniche, ed è stato costretto a prevedere ben 24 appuntamenti con il fisco tra novembre e dicembre.