Dal momento che le spese sanitarie sono in aumento, è opportuno comprendere quali di esse possono essere detratte.
In primo luogo occorre saper distinguere tra spese detraibili e oneri deducibili. Le detraibili vanno sottratte dall’imposta, le deducibili invece vanno sottratte dal reddito prima di calcolare l’imposta. Su Unico o sul modello 730 è necessario dapprima indicare tutti i propri redditi, quindi prima di calcolare l’imposta, è possibile sottrarre dall’ammontare alcune spese mediche.
Per la precisione parliamo di costi sostenuti per spese mediche generiche, come ad esempio quelli per pagare un infermiere che prestasse assistenza durante una degenza in ospedale o per l’assistenza a casa nel corso del periodo di convalescenza. Naturalmente queste spese devono essere documentate da una fattura e se ci si rivolge a ditte specializzate nell’assistenza non si avranno problemi a ottenerla. Basta solo indicare il totale di queste spese nel rigo E21 del 730.
Ci sono poi altre spese deducibili dal reddito: sono quelle che compaiono come contributo al Servizio Sanitario Nazionale nella ricevuta della propria polizza di assicurazione di RCA. Da questo importo bisognerà detrarre 40 euro e la cifra restante va indicata nel rigo E31 della dichiarazione dei redditi. A questo punto non rimane che sottrarre dal proprio reddito totale tutti questi oneri deducibili e si otterrà l’importo sul quale bisogna calcolare l’IRPEF.