Nel corso di questa settimana il Ministro dell’ Economia e delle Finanze Fabrizio Saccomanni discuterà dei tagli che dovranno essere apportati alla spesa sanitaria italiana, in una operazione di spending review che dovrà però evitare anche l’ aumento degli stessi ticket sanitari previsti per l’ inizio del prossimo anno.
> Il Governo verso la fase delle riforme strutturali
E a confermare questa necessaria presa di posizione del Governo italiano arriva ora anche uno studio dell’ Ocse che ha analizzato le previsioni per la spesa del sistema sanitario nazionale italiano dei prossimi anni.
L’ organizzazione internazionale ha infatti previsto che, senza una adeguata e generale riduzione dei costi, i livelli della spesa sanitaria italiana entro il 2060 andranno a raddoppiare, in modo tale che quest’ ultima arriverà a gravare sul Prodotto Interno Lordo per un buon 14,5%, molto lontano dal quel 6,9% che le stesse spese hanno invece ricoperto nel periodo 2006 – 2010.
All’ interno dei dati raccolti dall’ Ocse, tuttavia, non vi sono solo quelli relativi alla mera spesa del SSN, ma anche quelli relativi all’ assistenza a lungo termine – Ltc o Long Term Care.
L’ unico dato che può consolare gli italiani è forse quello che anche le medie degli altri Paesi europei hanno dimostrato uno scenario simile, essendo destinate a raggiungere di media il 13,9% dei rispettivi PIL nel 2060.