Aumenta l’indebitamento degli italiani che si affidano ai piccoli prestiti per la rateizzazione delle spese nel tempo. Eppure il motivo che sta alla base di questa richiesta di denaro, è cambiato e secondo un recente studio del settore dei prestiti, non si chiedono più soldi per l’acquisto di auto e moto. I prestiti finalizzati all’acquisto di un mezzo di locomozione sono in calo.
Nel 2012, spiega l’Osservatorio sul credito, i prestiti personali sono apparsi in netto calo. Le famiglie tricolore, dunque, appaiono sempre più preoccupate dall’insistenza della crisi e invece di accendere un prestito per ammortizzare le spese nell’acquisto di una macchina o di una moto nuove, preferiscono non concludere affatto l’acquisto ed evitare l’accensione del prestito.
►La rata bassotta per l’auto usata
Il trend negativo non lascia indifferenti le associazioni di settore, come Assofin, Crif e Prometeia che hanno contribuito alle rilevazioni del trend negativo evidenziato dal rapporto dell’Osservatorio. Nel 2012, quindi, rispetto all’anno precedente, rispetto al 2011, si è assistito ad un calo dei prestiti dell’11,7 per cento.
La flessione delle richieste ha interessato soprattutto i prestiti personali che sono in diminuzione del 15 per cento. In maniera rilevante scende la quota dei prestiti finalizzati all’acquisto dell’auto che calano del 18 per cento. Più lieve ma comunque consistente la flessione delle richieste di prestiti per le moto, che sono in calo del 4,4 per cento.